Il Mouse è da oltre 20 anni il dispositivo di puntamento di riferimento
Nell’articolo precedente, abbiamo parlato delle caratteristiche del mouse dal punto di vista tecnico meccanico, ora le affronteremo dal punto di vista ergonomico.
Come già accennato, è importante sottolineare che la posizione del polso nella seduta del pc, può causare problemi se non è corretta.
Se con dispositivi più piccoli può risultare semplice trovare posizioni comode durante l’utilizzo; quando ci si siede davanti al pc, occorre rispettare alcune regole fondamentali per prevenire dolori e problemi.
L’uso del mouse implica l’utilizzo di tre dita in particolare; il pollice l’indice e il medio, che vengono sollevati e sollecitati più volte, la corretta posizione diventa un fattore da non sottovalutare nella scelta di questo accessorio.
La schiena deve essere più dritta possibile le gambe devono avere una giusta inclinazione e le braccia, con la posizione del polso devono, formare un angolo retto.
Purtroppo non ci accorgiamo della postura scorretta se non quando iniziano a farsi sentire i primi dolori al collo, schiena e al polso. Per ovviare; uno dei dispositivi che possiamo scegliere con correttezza è il puntatore.
Le caratteristiche fondamentali nella scelta ergonomica sono:
- Grandezza della mano
Molto spesso, soprattutto chi ha un portatile leggero e compatto, tende ad acquistare dei mouse piccoli che possono esteticamente risultare più in “linea” con il portatile, questi però pur disponendo delle caratteristiche tecniche necessarie, non sono altrettanto idonei soprattutto se chi li usa ha una mano grande.
Infatti un mouse piccolo non consente alla mano di appoggiarsi correttamente ma fa si che la si chiuda per poter gestire adeguatamente il tasti di click causando un eccessivo inarcamento delle dita e del polso.
- Impugnatura
Una corretta impugnatura deve tenere conto di vari fattori; come la lunghezza della dita, l’ampiezza del palmo della mano.
La flessione e opposizione sul metacarpo, conferisce alla mano l’abilità prensile, tipica dei primati ed è quella che ci permette di utilizzare un mouse correttamente con il tipico movimento a click.
Un click con il tasto centrale, o l’equivalente pressione della rotella di scorrimento, non ha un significato comune ben definito, ad esempio in internet ci permette di aprire direttamente i collegamenti.
Un doppio click invece è sinonimo di esecuzione dell’azione predefinita associata all’oggetto.
Il triplo click è utilizzato in alcuni elaboratori di testo (ad esempio Microsoft Word) per selezionare l’intero paragrafo.
Immaginiamo di moltiplicare queste azioni associate allo scorrimento con un mouse non impugnato correttamente e il dolore si farà presto sentire. Alcune persone che soffrono della sindrome del tunnel carpale utilizzano mouse verticali.
Questi dispositivi eseguono il movimento di spostamento del puntatore, non facendo scorrere il mouse, ma utilizzando una rotella posta nella parte superiore, che viene fatta scorrere con le dita.
- Altezza dal piano di appoggio
Abbiamo detto che il braccio e il polso dovrebbero avere una angolatura pari a 90° circa. Per essere meno sollecitato, il polso deve essere leggermente sollevato.
La parte anteriore del mouse dovrebbe essere adeguatamente alta per far si che le ossa carpali non appoggino direttamente sul piano di lavoro, ma possano scorrere agevolmente seguendo i movimenti del mouse. Alcuni dispositivi in vendita, pur essendo molto grandi e lunghi, non hanno un’altezza adeguata e non agevolano affatto l’innalzamento del polso.
Il mouse dovrebbe essere scelto, non solo tenendo presente la tecnologia ,ma anche la funzionalità ergonomica per la nostra salute.