Come si esegue un backup?

Abbiamo visto nei precedenti articoli perché è importante eseguire il backup e quali strumenti hardware abbiamo a nostra disposizione . Il backup non è altro che la copia dei dati in un altro dispositivo sia esso una memoria esterna o un archivio dati su cloud.

Esistono vari modi per eseguire un backup: 

Questa tecnica è semplice ma limitata, richiede una certa manualità e attenzione nell’eseguire l’operazione; consente solamente di fare una semplice copia in quel dato momento.  

La procedura è strettamente vincolata all’utente che deve ricordarsi di eseguirla e di farlo nella maniera corretta, può risultare efficace se l’utente controlla  la copia dati molto di frequente.

 

Esistono software specifici per le operazioni di backup che consentono di eseguire questo tipo di attività con un certo grado di automatismo (ad es. ogni giorno, una volta a settimana, una volta al mese, ecc.) e con un maggiore controllo.  

La sincronizzazione dei dati però non  è un vero e proprio backup.

Con questa procedura il contenuto di una o più cartelle o dell’intero disco fisso viene, come suggerisce la parola, sincronizzato con quello presente nella periferica di backup.

Una volta eseguita la sincronizzazione iniziale, ad ogni esecuzione successiva il programma si preoccupa di riallineare il contenuto presente nella periferica di backup con quello presente nel disco fisso in base alle modifiche intercorse rispetto all’ultima volta.

Il vantaggio  di questa  procedura  e  che è rapida, eccetto la prima esecuzione durante la quale viene copiato l’intero contenuto.

Lo svantaggio è che richiede   molta attenzione nella configurazione per evitare errori che potrebbero rivelarsi dannosi; inoltre  viene conservata solamente una copia dei dati risalente all’ultima sincronizzazione.

Viene copiato l’intero contenuto di una o più cartelle o dell’intero disco fisso nella periferica di backup. Ad ogni esecuzione viene generata una copia completa dei dati.

Il vantaggio  procedura sicura, i dati vengono sempre copiati e non c’è modo di commettere errori gravi in sede di configurazione; possibilità di mantenere più copie di backup e di recuperare non solo l’ultima versione dei dati salvati, ma anche le precedenti.
Lo svantaggio richiede più tempo e occupa maggiore spazio.

Mescola i due strumenti visti in precedenza e ne combina i vantaggi limitandone gli svantaggi.

Viene eseguita periodicamente una copia completa dei dati, ad esempio ogni settimana, mentre nel periodo che intercorre tra le due copie complete viene fatto il backup dei soli dati modificati.

Nel caso di backup incrementale dei dati modificati dall’ultima esecuzione, nel caso di backup differenziale dei dati modificati dall’ultimo backup completo.
I due sistemi sono simili, quello incrementale impiegherà meno tempo e occuperà meno spazio rispetto a quello differenziale che a sua volta però si fa preferire perché sarà più agevole reperire i dati di cui si vuole eseguire il ripristino.

Non è un vero e proprio backup dei dati, ma una copia integrale del disco fisso che può essere utilizzata per ripristinare completamente il sistema, compreso il sistema operativo e i programmi installati.

E’ consigliabile in caso di virus, di un guasto all’hard disk o in tutti i casi nei quali si desidera riportare il proprio PC allo stato in cui si trovava ad una certa data.

I software di backup offrono anche altre funzionalità:

  1. per la sicurezza come la crittografia dei dati;   se si perde, o viene rubata la periferica di backup, non si può accedere ai dati
  2. la compressione dei dati per risparmiare spazio su disco
  3. la notifica anche via email di eventuali errori nell’esecuzione del backup
  4. backup su più periferiche con la stessa operazione e tanto altro ancora.